curiosità stroriche padovane  1°

PERSONAGGI ILLUSTRI INGIUSTAMENTE DIMENTICATI

Abbiamo già parlato di alcuni personaggi a noi quasi sconosciuti, che senza alcun merito hanno la loro
statua in Prato della Valle. Ora diremo di alcuni celebri concittadini che ingiustamente vennero dimenticati da chi presiedette all'erezione di quelle statue Fra gli uomini politici manca il monumento al nostro grande Rolando da Piazzola, che con l'opera sua ridiede l'indipendenza alla Repubblica padovana nel 1312.

Mancano " tutti i Carraresi, fra i quali Giacomo il Grande, Francesco il Vecchio e Francesco Novello, i quali col valore delle loro armi resero grande la Signoria di Padova tra il 1345 e il 1400. Ma forse questa omissione fu voluta dalla Repubblica di Venezia, che ancor dominava su Padova quando venne abbellito il Prato della Valle nel 1775 e seguenti, avendo essa distrutta la potenza dei Carraresi Del 1405, giustiziando
gli ultimi loro discendenti. Fra gli storici venne dimenticato Enrico Caterino Davila, letterato insigne, e soldato valoroso che visse dal 1576 al 1631, ed al quale il Comune intitolo quella via che prima si chiamava Vicolo Stretto. o Manca il nostro famoso commediografo dialettale Angelo Beolco detto il Ruzzante, del quale sarebbe stata bella in Prato una statua in costume contadinesco antico.

Vennero dimenticati i celebri pittori della famosa scuola .padovana, come il Guariento, Francesco Squarcione, Girolamo Dal Santo, i Campagnola, e nemmeno del ,grande Alessandro Varotari detto il Padovanino nessuno s'e ricordato, solo il Mantegna ha la statua n. 21.

Padova diede i natali a donne di grande fama, fra le quali primeggia Gaspara Stampa, la poetessa più ispirata del 1500, nata a Padova nel 1524, morta nel 1554 a soli trent'anni. Di essa però vi e un busto in Prato della Valle posto ai piedi della statua n. 85 nel recinto interno, statua che rappresenta Andrea Briosco detto il Riccio, scultore che nulla aveva a che fare con la poetessa. Non si sa per quale capriccio il conte Francesco Papafava, che nel 1778 fece erigere a sue spese quella statua, abbia voluto quella stranezza.

      


  

 

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Ignazio Sommer (Merzio)